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Sicurezza e prevenzione delle ferite da ago

Sicurezza e prevenzione delle ferite da ago

Sicurezza e prevenzione delle ferite da ago sono fondamentali, perché aghi o altri oggetti taglienti possono causare una ferita e malattia professionale.

Infatti quando si lavora febbrilmente, senza un’adeguata pratica o senza concentrarsi completamente a causa della routinarietà dell’attività di prelievo, è possibile esporre a rischio di puntura accidentale l’operatore. Specialmente quando si lavora in équipe sullo stesso paziente, tutti i movimenti devono essere prevedibili per tutti gli operatori, altrimenti, è possibile che la punta dell’ago venga a contatto accidentalmente con la cute di un operatore. Risulta particolarmente pericoloso mettere un oggetto tagliente di lato senza guardare.

Lesioni da punture di ago dovute al riposizionamento del cappuccio dell’ago

Il cappuccio protettivo dell’ago dovrebbe proteggere dalle contaminazioni e lesioni proprio fino a quando viene utilizzato l’ago. Il cappuccio deve quindi essere rimosso prima dell’uso e NON deve essere riposizionato con la mano (procedura nota anche come reincappucciamento dell’ago)!
Le lesioni causate dal reincappucciamento sono spesso alle dita, alla mano o addirittura anche alla lingua.

Lesioni da punture di ago a causa di aghi lasciati in giro o non smaltiti

Aghi o altri oggetti taglienti, che possono causare una ferita e non sono smaltiti correttamente, rappresentano un comportamento negligente, che mette in pericolo l’operatore e chi lo circonda. Nel caso di eventi di questo genere si dovrebbe discuterne apertamente nell’équipe, e tutti gli operatori sanitari dovrebbero essere sufficientemente responsabili da accettare la corretta regolamentazione nello smaltimento dei taglienti.

Lesioni da punture di ago in caso smaltimento dei rifiuti a rischio come butterfly, porta aghi, o parti ingombranti

Come regola generale: smaltire sempre le punte taglienti nel box di smaltimento. I problemi sorgono quando gli aghi hanno degli accessori (ali, tubi flessibili, avanzi di cerotto) e con grandi parti (mandrini, sistemi venosi centrali, mandrini con punte – ad esempio per la puntura sovrapubica della vescica).

Per lo smaltimento si applica quanto di seguito specificato:

  • Mai spingere con le dita dentro al box – MAI!
  • Se possibile, utilizzare un box di smaltimento più grande, con un’adeguata apertura.
  • Se necessario, utilizzare una pinzetta o forbici per aiutarsi.
  • Se necessario, tagliare gli eventuali accessori (tubi, cerotto), che si trovano nell’apertura.

Lesioni da punture di ago dovute al box di smaltimento inadeguato o difettoso

I sistemi di sicurezza per lo smaltimento dovrebbero essere:

  • Non penetrabili
  • Infrangibili
  • A prova di perdita
  • Facili da chiudere saldamente.

L’apertura deve essere concepita in modo da impedire che il contenuto fuoriesca se il box cade.
Se una di queste condizioni non fosse soddisfatta, l’uso continuato ed il trasporto del box risulta pericoloso.
In caso di punture, non è possibile scoprire di quale paziente si tratti e quindi risalire al soggetto fonte della contaminazione.

Essere consapevoli dei pericoli

Purtroppo, ci sono molte fonti di pericolo che passano inosservate, o non sono prese abbastanza sul serio. Gli interessati da potenziali fonti di pericolo spesso non si accorgono di esse, o vedono l’infortunio provocato da un oggetto contaminato come un piccolo incidente di nessun ulteriore significato.

Tuttavia, lo sforzo psicologico dopo una puntura da ago può essere enorme per la persona colpita e quelli a lui vicino. Le conseguenze possono essere tragiche, e gli effetti sulla carriera e sulla vita privata di ampia portata. In molti casi, l’infezione porta ad invalidità professionale o addirittura all’esclusione dalle attività nel settore sanitario, insieme con tutte le conseguenze sociali e finanziarie.

La normativa viene in soccorso della prevenzione

A causa di tali drastiche conseguenze, è essenziale un’adeguata formazione sui pericoli, e su come affrontarli professionalmente. Nella frenesia quotidiana della vita lavorativa e con la costante pressione temporale, gli incidenti dovuti a contatto con oggetti contaminati non si possono escludere. La causa dell’incidente non è necessariamente un comportamento negligente o la mancanza di attenzione, ma la sempre crescente tensione e la conseguente mancanza di concentrazione in situazioni a rischio. Tuttavia, ci sono abbastanza opportunità per garantire una protezione adeguata anche in questo tipo di circostanze.

La Direttiva Europea 2010/32/UE del Consiglio sulla prevenzione degli infortuni da taglienti negli ospedali e per l’assistenza sanitaria è stata pubblicata nel maggio 2010, con richiesta di adozione in tutti i paesi dell’Unione europea entro l’11 maggio 2013 (vedi DLgs n° 19 del 19 febbraio 2014 entrato in vigore il 25 Marzo 2014). Tale decreto, secondo i suggerimenti del legislatore comunitario, contiene nuove prescrizioni che vanno ad integrare le disposizioni del D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro, introducendo un titolo specifico per la “nuova” materia: “TITOLO X-BIS – PROTEZIONE DALLE FERITE DA TAGLIO E DA PUNTA NEL SETTORE OSPEDALIERO E SANITARIO
Tuttavia, questo può avere successo solo se tutte le persone coinvolte hanno familiarità con le nuove regole, e sono in grado di osservarle, adattando di conseguenza il loro comportamento.