891226/100 – Filtri antivirali-antibatterici COSMED

I filtri antivirali-antibatterici MIR rappresentano l’unica soluzione in caso di spirometria, specialmente in questo momento, in cui tutti gli sforzi sanitari sono volti a fermare il contagio del virus SARS-CoV-2. Per questo devono essere attuate tutte le procedure necessarie a proteggere i pazienti dal contagio.

Le ricerche sul nuovo Coronavirus hanno stabilito che le sue dimensioni sono di 0,1-0,05 micron. Le particelle utilizzate nei test sull’efficienza antivirale dei filtri per spirometri MIR sono di 0,027 micron (per il batteriofago PHI X174). Il Coronavirus è molto più voluminoso delle particelle su cui vengono testati i filtri antivirali-antibatterici MIR, che quindi garantiscono efficacia nella protezione dal SARS-CoV-2.

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Descrizione

I Filtri antivirali-antibatterici COSMED hanno il terminale anatomico, adatti per tutti gli spirometri MIR. In seguito al diffondersi del contagio da SARS-CoV-2 le protezioni antivirali sono diventate indispensabili soprattutto per un esame come la spirometria. Questi filtri garantiscono la massima protezione ai pazienti.

Per proteggere al massimo il paziente da contagi virali e dai batteri i semplici boccagli monouso non bastano. L’unica certezza di protezione viene data dai filtri antibatterici e antivirali. Questa sicurezza deve essere assolutamente garantita in questo periodo di diffusione del virus SARS-CoV-2 per proteggere la salute del paziente, ma anche per la sicurezza dell’operatore e dell’intera procedura. I filtri sono gli unici strumenti che garantiscono il blocco di agenti patogeni e virali dalla turbina alla bocca del paziente.

I semplici boccagli monouso di cartone non bastano

I boccagli monouso in cartone normalmente utilizzati durante le spirometrie non bastano, dal momento che questi infatti non proteggono dai virus. L’unico modo per preservare i pazienti dalla possibilità di entrare in contatto con il virus è utilizzare i filtri antivirali-antibatterici.

La spiegazione per questa inefficacia del boccaglio è semplice: il primo paziente che utilizza lo spirometro con il boccaglio non avrà problemi, sarà protetto. A partire dal secondo paziente questa protezione viene meno. Quando il paziente infatti espira nel boccaglio, non avendo quest’ultimo alcun sistema di filtraggio, tutti i virus e i batteri si depositano sulla turbina e sulla sua rete. Quando il secondo paziente inspirerà durante la spirometria, i virus e i batteri depositati sulla turbina potranno entrare in contatto con la sua bocca e causare il contagio.

La turbina dovrebbe essere pulita e disinfettata ad ogni utilizzo, ma questa manutenzione non è possibile. Quindi l’unica soluzione rimangono i filtri antivirali-antibatterici monouso MIR. La loro capacità di filtraggio assicura una impenetrabilità da parte di agenti patogeni (SARS-CoV-2 incluso). In tal modo si preserva la turbina dello spirometro e di conseguenza tutelando il paziente che eseguirà successivamente la spirometria.

I filtri antivirali e antibatterici per spirometri MIR sono stati testati utilizzando il batteriofago PHI X174, delle dimensioni di 0,027 micron: la loro membrana è in grado di filtrare il 99,99% di tutti gli agenti patogeni.

 

 

 

 

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