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La violenza a danno degli operatori sanitari è ancora un problema

La violenza a danno degli operatori sanitari è ancora un problema

La terribile pandemia che ha segnato il 2020 è contraddistinta da numerose incongruenze, fra le quali spicca l’atteggiamento della popolazione, la cosiddetta “gente”, nei confronti del personale sanitario. Nello specifico, agli inizi dell’emergenza, che riempiva (e continua a riempire) i canali televisivi, a tutto il personale sanitario veniva riconosciuto il coraggio e la resistenza messe in campo per far fronte allo straordinario sovraccarico di lavoro in condizioni estreme e di grave pericolo personale. Non a caso il numero di operatori infettati ed anche deceduti è elevato.

Gli “eroi”

Ed in questo primo esordio del contagio, la “gente” ha riconosciuto in medici ed infermieri i suoi “eroi del Covid”, anche con esternazioni di affetto manifestate sui social piuttosto che sui muri prospicienti gli ospedali. La seconda ondata della pandemia ha visto, invece, l’insorgere di movimenti negazionisti e complottisti, che hanno fomentato l’avversione della popolazione nei confronti delle restrizioni che via via venivano nuovamente implementate dagli enti governativi.

I “monatti”

Con un’oscillazione bipolare il comportamento della “gente” si è spostato verso un’insofferenza nei confronti degli operatori sanitari, con manifestazioni eclatanti indirizzate ai simboli della pandemia, come lo sfregio ai murales dedicati ai medici ed infermieri dell’ospedale Sacco di Milano, o gli atti di vandalismo messi a segno ai danni di alcune ambulanze a Terni.

Ulteriormente sono segnalati episodi di discriminazione e di aggressione verso infermieri ed anche medici, specialmente nei Pronto Soccorso.

Il Governo

Il Ministero della Salute, sensibile al fenomeno, già nel novembre 2007 aveva pubblicato la Raccomandazione n. 8 per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, con lo scopo di incoraggiare le organizzazioni sanitarie all’analisi dei luoghi di lavoro e dei rischi correlati ed all’adozione di iniziative e programmi, volti a prevenire gli atti di violenza e/o attenuarne le conseguenze negative.

Nei tempi della pandemia, la Legge 14 agosto 2020, n. 113, Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni, approvata all’unanimità dal Parlamento l’estate scorsa ed entrata in vigore il 24 settembre 2020, ha inasprito le pene per chi aggredisce medici e infermieri e ha introdotto la procedibilità d’ufficio in caso di violenza contro il personale sanitario.

La nostra proposta

Interconsult srl propone alle Direzioni Aziendali e Sanitarie delle semplici soluzioni elettroniche, che applicano la navigazione ed posizionamento nelle strutture sanitarie, negli ospedali e nelle case di cura, e superano le capacità di posizionamento GPS, che non è in grado di funzionare all’interno degli edifici. La tecnologia applicata consente di localizzare persone, operatori, attrezzature ed apparecchiature anche in luoghi chiusi.

Nello specifico per la sicurezza degli operatori la tecnologia di localizzazione, unita alla soluzione di monitoraggio e gestione della chiamata, è una soluzione efficace per contrastare le sempre più frequenti aggressioni in reparti a rischio.

L’operatore può inviare una chiamata localizzata direttamente al personale preposto alla sicurezza.

  • Chiamata in tempo reale: chiamata in tempo reale del personale con invio allarme diretto a smartphone o PC di presidio del personale addetto alla sicurezza
  • Localizzazione della chiamata e geolocalizzazione della persona aggredita: localizzazione della chiamata su planimetria della struttura in tempo reale. Accesso della planimetria diretto da smartphone
  • Percorso ottimizzato: integrazione con soluzione di indoor navigation per la segnalazione al soccorritore del percorso più breve per raggiungere la persona aggredita.

Fra le nostre proposte, in questo periodo di pandemia Covid-19, merita attenzione la Linea Anti-virus, all’interno della quale sono reperibili, le mascherine chirurgiche a 3 veli IR, le mascherine FFP2 NR, gli indumenti di protezione monouso, tamponi e test rapidi antigenici ed anticorpali, fra i quali è in evidenza il Test Rapido Combo Covid-19 & Influenza A/B Antigene, soluzioni igienizzanti, oltre alla peculiare linea di trasporto di materiale biologico specificamente adatta a soddisfare le richieste di trasporto di tamponi e vaccini, ma inserita in più ampio catalogo di prodotti conformi alla normativa ADR per il trasporto di materiale biologico e farmacologico (sangue, prelievi, sacche di chemioterapici, pezzi anatomici).

La nostra missione è essere accanto al cliente nell’individuazione delle scelte operative più adeguate. Non esitate a contattarci per studiare insieme le migliori soluzioni per le vostre esigenze.