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Il trasporto per screening HPV

Il trasporto per screening HPV

Il trasporto per screening HPV deve rispettare la normativa ADR ed essere perciò eseguito in sicurezza.

Diventa sempre più imperativo nell’organizzazione degli screening della popolazione femminile che via via le Regioni stanno avviando.

Screening per il tumore del collo dell’utero

Come pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità ne I numeri del cancro in Italia 2020, il carcinoma della cervice uterina rappresenta il quinto tumore in Italia per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e complessivamente l’1,3% di tutti quelli diagnosticati.

I test per lo screening del tumore del collo dell’utero

I test diagnostici disponibili sono:

  • il Pap-test, finora il test più impiegato, offerto ogni 3 anni alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni
  • il test per Papilloma virus (HPV-DNA test), risultato da recenti evidenze scientifiche il più costo-efficace del Pap test per le donne sopra i 30 anni nella rilevazione della presenza del tumore del collo dell’utero o rischio di sviluppo di carcinomi e lesioni di alto grado. Viene effettuato ogni 5 anni.

Questo nuovo test di screening si basa sulla ricerca dell’infezione dell’HPV ad alto rischio. Le modalità di prelievo sono simili a quelle del Pap-test (prelievo di una piccola quantità di cellule del collo dell’utero, eseguito strofinando sulle sue pareti una spatolina e un tampone). L’esame deve essere effettuato non prima dei 30 anni ed in caso di negatività deve essere ripetuto con intervalli non inferiori ai 5 anni.

La donna con test HPV positivo si dovrà sottoporre ad un Pap-test di completamento (chiamato anche test di triage), in grado di selezionare le donne che hanno modificazioni cellulari, candidate quindi alla colposcopia. Qualora, invece, la citologia non presenti alterazioni importanti la donna ripeterà il test HPV dopo un anno.

In ogni caso il Pap test rimane l’esame di riferimento dai 25 a 30 anni e si esegue ogni 3 anni. Infatti in giovane età la donna ha una probabilità molto alta di avere una infezione da HPV, senza che questa, tuttavia, assuma un’importanza clinica.

Le Regioni e lo screening HPV

Proprio a seguito delle evidenze scientifiche sul test HPV, tutte le Regioni si stanno impegnando per adottare il modello di screening basato sul test HPV-DNA.

Nel 2021 sono state invitate allo screening cervicale 3.426.660 donne tra i 25 e i 64 anni di età. In tal modo l’estensione dello screening del tumore cervicale si è attestato all’83%, con un importante recupero rispetto al 2020 (64,7%) e un riallineamento rispetto al 2019 (89,1%).

I documenti organizzativi degli screening richiedono di verificare le corrette procedure di lavoro, manipolazione e trasporto in quanto esso si inquadrai nel contesto delle normative relative al trasporto di merci pericolose su strada-ADR.

La nostra proposta

I Kit trasporto per HPV, Pap Test, screening oncologico hanno diversa composizione e sono costituiti da rack in spugna, contenitore/i secondario/i e contenitore primario.

Trasporto di 144 campioni biologici: nel kit di Trasporto di 144 campioni biologici, questi vengono inseriti in posizione verticale nei rack di spugna e posizionati nei contenitori secondari a tenuta ermetica, così come richiesto da normativa ADR per evitare ogni possibile sversamento di materiale potenzialmente infetto. Ogni contenitore secondario ospita:

  • 2rack di spugna da 18 fori per un totale di 36 test

I 4 contenitori secondari contenuti nella Borsa Cod. 720204 garantiscono il trasporto per un totale di 144 campioni.

Trasporto di 72 campioni: nel kit di Trasporto di 72 campioni, questi vengono inseriti in posizione verticale nei rack di spugna e posizionati nei contenitori secondari a tenuta ermetica, così come richiesto da normativa ADR per evitare ogni possibile sversamento di materiale potenzialmente infetto. Ogni contenitore secondario ospita:

  • 2 rack di spugna da 18 fori per un totale di 36 test HPV

I 2 contenitori secondari contenuti nella Borsa Cod. 7230414 garantiscono il trasporto per un totale di 72 campioni.

Trasporto di 36 campioni: nel kit di Trasporto di 36 campioni, questi vengono inseriti in posizione verticale nei rack di spugna e posizionati nei contenitori secondari a tenuta ermetica, così come richiesto da normativa ADR per evitare ogni possibile sversamento di materiale potenzialmente infetto. Il contenitore secondario ospita:

    • 2rack di spugna da 18 fori per un totale di 36 test

Il contenitore secondario viene inserito nella Borsa Cod. 7230413 per garantire il trasporto di 36 campioni in sicurezza.

La nostra attività di consulenza

Interconsult, in oltre 20 anni di esperienza nella commercializzazione di sistemi di trasporto campioni biologici, ha sviluppato una grande competenza nella formulazione di soluzioni di trasporto biologico che soddisfino le necessità del cliente e rispettino le disposizioni normative (vedi l’articolo Le problematiche del trasporto di materiale biologico in sicurezza).

In particolare, affianchiamo il cliente nell’identificare le effettive necessità di trasporto, e nell’individuare i set che rispondano più efficacemente alle specifiche richieste. Questa attività consulenziale è particolarmente apprezzata dalla clientela, anche in relazione alla garanzia di completezza dell’ordine nel pieno rispetto della normativa.

Non esitate a contattarci per ottenere una consulenza e il preventivo.