Pubblicato il

“COVID FATIGUE” e protezione personale

“COVID FATIGUE” e protezione personale: “La fatica dovuta alla pandemia è una risposta prevedibile e naturale ad uno stato di crisi prolungata della salute pubblica, soprattutto perché la gravità e la dimensione dell’epidemia da Covid-19 hanno richiesto un’implementazione di misure invasive con un impatto senza precedenti nel quotidiano di tutti, compreso chi non è stato direttamente toccato dal virus”.

Questa per l’OMS è la definizione che rappresenta la cosiddetta pandemic fatigue o Covid fatigue, cioè una naturale reazione a questa emergenza pandemica che dura da molti mesi e di cui non si vede la fine, anzi se ne assiste ad una ripresa.

Il fenomeno della stanchezza da Covid-19 si verifica quando i soggetti perdono energie, si immobilizzano, e riguarda anche le strutture sanitarie e governative. Il possibile rimedio è concentrarsi sulle questioni davvero urgenti e necessarie e sorvolare sul resto, nell’attesa di un vaccino, previsto, molto verosimilmente, per il 2021, o di una cura definitiva, ancor più lontana nel tempo.

I rimedi

L’OMS, tra i diversi consigli, ne fornisce uno ai governi, quello cioè di cercare di comprendere di più le esigenze dei cittadini, per evitare di ingenerare rabbia e frustrazione. A questo aggiunge il rispetto del bisogno di chiarezza e la capacità di adottare misure semplici, ma incisive, che permettano di vivere in sicurezza il quotidiano.

Occorre riguadagnare fiducia nella PROTEZIONE che può essere garantita dalle mascherine, che consentono, insieme alle altre semplici raccomandazioni, distanziamento e lavaggio delle mani, di poter continuare una vita sociale e produttiva con minimi limiti imposti. Soprattutto accettando di buon grado questi limiti, e non aborrendoli, in quanto “siamo tutti sulla stessa barca” nessuno escluso. Proprio l’abbassamento di queste difese a portata di cittadino si è reso responsabile della cosiddetta “seconda ondata“, paventata e purtroppo in rapido divenire, che vede una grossa responsabilità nei comportamenti dei singoli.

In questo senso, la scelta del governo con l’ultimo DPCM di estendere l’obbligo delle mascherine rientra nella strategia di presentare regole semplici ed uniformi. Piuttosto che fornire risposte equivoche che rendono più facile dimenticarsene, alla domanda ‘quando si usa la mascherina?’ la risposta più semplice ed efficace è ‘SEMPRE‘, perentoria, ma inequivocabile.

La nostra proposta

Interconsult propone a questo scopo:

Nella linea sono presenti gli indumenti di protezione:

Nella Linea sono anche presenti i dispositivi per la diagnosi:

Interconsult si adopera per rendere disponibile per la propria clientela storica e di nuova acquisizione, nei tempi più rapidi possibili, quanto necessario per la protezione personale, ponendo attenzione anche alle esigenze di rassicurazione psicologica. Cerchiamo di guardare con più fiducia al futuro, consapevoli che è nelle nostre possibilità la difesa dal virus con semplici presidi di protezione personale.