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Condizioni preanalitiche particolari per l‘esame delle urine

Condizioni preanalitiche particolari per l‘esame delle urine

Le condizioni preanalitiche particolari per l‘esame delle urine, se non perfettamente applicate, possono alterare i risultati analitici.

Nell’articolo “L’esame delle urine chimico morfologico e colturale: proposta di linea guida per una procedura standardizzata della fase preanalitica, (F. Mannoni et al., La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio e Biochimica Clinica, 2011) gli autori affrontano le problematiche relative alla fase preanalitica sia per quanto concerne l’esame chimico, fisico e morfologico (ECMU), sia per quanto attiene la valutazione microbiologica mediante esame colturale delle urine (ECU).

Ed in particolare: Per l’Esame Chimico e Morfologico delle Urine è raccomandata l’urina della prima minzione del mattino oppure – in alternativa – un campione di urine che abbiano una permanenza in vescica di almeno quattro ore. Da un lato campioni ottenuti a digiuno e prima di iniziare attività fisica riducono le variabili preanalitiche e dovrebbero permettere una migliore esplorazione di quelli che sono i processi fisiologici di base dell’emuntorio renale, dall’altro un adeguato tempo di permanenza in vescica favorisce l’identificazione di elementi, corpuscolati o solubili, utili a rilevare stati flogistici e/o patologie del rene e del tratto genito-urinario.

L’urina della prima minzione del mattino è abitualmente il campione di scelta per l’esecuzione delle indagini microbiologiche.

Solo per lo specifico studio della morfologia eritrocitaria, su pazienti selezionati sulla base dell’indicazione clinica, è consigliabile un campione di urina con una permanenza minore in vescica (ciò consente di visualizzare eritrociti integri); è quindi raccomandabile la seconda minzione del mattino.”

Le stesse Linee Guida, redatte dal Gruppo di Studio Intersocietario della Società Italiana di Medicina di Laboratorio (SIMeL) e della SIBioC per l’Esame delle Urine (GSEU), si occupano anche del  tipo di contenitore: “Se si utilizza il contenitore unico sterile con tappo a chiusura ermetica e predisposizione a raccolta sottovuoto, si ottengono ulteriori vantaggi: contemporaneità di raccolta, minor possibilità di contaminazione dell’urina, disponibilità di uno stesso campione sia per l’indagine microbiologica sia per l’ECMU chimico-fisico, minor rischio biologico per gli operatori grazie all’utilizzo di materiale a circuito chiuso, maggiore praticità per il paziente. È inoltre auspicabile che ogni Laboratorio predisponga un Kit di prelievo e relative istruzioni per l’uso e lo renda disponibile ai propri utenti.”

Raccomandazioni per garantire una costante qualità del campione

  • Nei casi in cui il campione rimanga nel contenitore delle urine per un periodo di tempo più lungo, dovrebbe essere attentamente e accuratamente miscelato, distribuendo così il sedimento in tutto il campione prima di trasferirlo.
  • L’uso esclusivo di un contenitore sterile per la raccolta delle urine ritarderà la crescita batterica, che a sua volta può influenzare la qualità del campione.
  • Condizioni di centrifugazione raccomandate per provette a base conica: 5 min. / 400 g.
  • Si raccomanda di eseguire l’analisi delle urine entro 2 ore dalla raccolta. Se il test viene eseguito più tardi, è possibile refrigerare il campione, dal momento che la refrigerazione è adeguata per alcuni componenti chimici (la refrigerazione può essere un mezzo accettabile per inibire la crescita batterica, ma il campione deve essere ispezionato per la formazione di cristalli, che può essere indotta dalla refrigerazione) oppure i campioni di urina devono essere adeguatamente conservati. I conservanti possono essere usati per lo studio batteriologico; tuttavia, se le dimensioni del campione sono così piccole da non causare il dissolvimento dei cristalli, si raccomanda di usare una provetta standard.

Urina delle 24 ore

L‘urina viene raccolta nell‘arco di 24 ore, per bilanciare le fluttuazioni che avvengono nel corso della giornata.

Gli errori di raccolta sono frequenti e possono essere evitati fornendo istruzioni chiare e precise al paziente.

Quando si raccoglie l‘urina delle 24 ore si devono seguire gli accorgimenti elencati qui di seguito.

  • Nel corso delle 24 ore, assumere 1,5 – 2 litri di liquidi.
  • Se l‘urina deve essere stabilizzata, aggiungere i conservanti adatti.
  • Iniziare la raccolta alle 7.00 del mattino.
  • Scartare la prima urina del mattino.
  • Raccogliere tutta l‘urina prodotta nell‘arco di 24 ore, fino alla prima urina del mattino seguente (ore 7.00).
  • Rispettare le condizioni igieniche.
  • Conservare al fresco e al riparo dalla luce.
  • Misurare con precisione il volume raccolto.
  • Miscelare accuratamente l‘urina.
  • Trasferire la quantità necessaria nella provetta del campione.
  • Fornire al paziente istruzioni precise su come raccogliere l‘urina, perché l‘integrità del prelievo e la qualità del campione dipendono dalla collaborazione del paziente.